Sigerico vescovo di Canterbury ... partì, nel 990, da questa abbazia fondata da S. Agostino nel 598, il quale fu chiamato qui dal re anglosassone Eltredo, per pellegrinare verso Roma. A Canterbury i pellegrini che uscivano dalla città, giungevano al mare per poi attraversare la Manica, grazie alla strada chiamata oggi "Pilgrims Way".
- La prima tappa della via Francigena è Dover... Il primo documento che ci ha permesso di ricostruire il tracciato della via Francigena, che fino al XII secolo avrebbe costituito la più importante arteria terrestre tra Europa continentale e Italia, è il "Diario di Sigerico" redatto nel 990.La via da lui percorsa è la più diretta e la più frequentata fra Inghilterra e Roma.
- La seconda tappa, dopo Dover, è in Francia... la spiaggia di Strouanne è il punto più vicino all'Inghilterra, dove le navi attraccavano, poichè vi erano strutture che permettevano l'attraversamento della Manica ai pellegrini. Poco dopo il passaggio di Sigerico sarà il ponte di Visson ad assumere il ruolo di principale scalo medievale sulla Manica da e per l'Inghilterra. Il valico del Gran San Bernardo è il luogo dove Sigerico si affacciò, per la prima volta, verso la terra d'Italia.Tra i luoghi attraversati da Sigerico si possono citare Sombre (submansio LXXX: Sumeau) e la Foret de Guines. Sigerico impiegò dua mesi per andare e altri due per tornare, nel suo diario stabilisce settantanove tappe, indicate con il termine SUBMANSIO, cioè stazione, con il nome medievale delle località, spesso storpiate dalla pronuncia anglosassone.
- La terza tappa è l'abbazia Premostratense di Licquens...
- La quarta tappa l'abbazia fortificata di Acquin Westbecourt... Sono ben pochi i ruderi dell'antica Therouanne (submansio LXXVII) che fu distrutta dalle truppe di Carlo V, nel 1553, durante le lotte con la Francia per la supremazia in Europa; bisogna ricordare che non fu mai più ricostruita. Un'antica strada romana collega Therouanne ad Anasse, "La Chaussee de Brunehaut", il cammino di Brunilde, la regina burgunda che rimise in funzione la strada nel VI secolo.
- Quinta tappa è Bruay - la - Buissiere (submansio LXXVI)... Fra le rare vestigie di un tempo lontano ci si imbatte nel più bel castello medievale della regione, edificato nel XIII secolo, dal cavaliere Ugo D'Olhain, come luogo di raccolta e difesa delle popolazioni circostanti, in caso di attacco nemico. L'asse portante della via Francigena era la rete viaria lasciata dai Romani. Con la dissoluzione dell'Impero Romano andarono in rovina e in dissesto tutte le strade, ma con l'avvento di Carlo Magno, che impose la Pax Carolingia, tutto venne ricostruito (ponti, strade, ospizi). La via Francigena si snoda lungo gli antichi percorsi delle vie romane, che ripercorreranno un agevole tracciato dalla Francia all'Italia, che corre in prossimità di un collegamento naturale, un crinale formato da colline e sistemi montuosi, tutti percorribili e costituenti un buon sistema di comunicazioni tra Alpi e mare del nord. Le guerre hanno devastato questa parte d'Europa che fece da spartiacque tra mondo germanico e latino; persino l'abbazia di Mont - Saint - Eloi è stata distrutta durante la guerra mondiale.
La prima strada che incontravano i pellegrini era Arras, centro importante per il commercio di drappi sin dal medioevo, dal XIV al XVI fu famosissimo in Europa per arazzi e nel XVIII si arricchì per il commercio del grano a tal punto che, fecero costruire una piazza in stile fiammingo. Arras è stato distrutta durante la guerra mondiale, ma le piazze fiamminghe furono ricostruite uguali.
La Foret de Saint - Gobain e la sua chiesa raccontano di un altro pellegrino giunto da quelle parti, un monaco irlandese del VII secolo che convertì i pagani del luogo, fondò una comunità di monaci eremiti, ma finì comunque martirizzato; la chiesa a lui dedicata divenne centro di pellegrinaggi.
L'abbazia di Saint - Nicolas auxbois, risalente all'XI secolo, fu distrutta nel 1567, durante la guerra tra cattolici e protestanti. Dopo l'abbazia sovracitata i pellegrini si recavano a Laon che , tra VIII e X secolo era la residenza privilegiata dei sovrani carolingi. Sigerico potè vederne la cattedrale romanica ( distrutta ), infatti l'attuale risale al 1155 ed è un capolavoro del gotico primitivo in Francia. Intorno alla cattedrale di Notre - Dame di Laon, si sviluppò un'intensa vita religiosa, scientifica e commerciale, che portò alla edificazione di varie strutture di accoglienza per pellegrini come ospizi e ospedali. A Laon non potevano mancare i cavalieri templari, i quali possedevano un mansio con una cappella ottagonale, che ricordava quella del sepolcro di Cristo a Gerusalemme. Importante a Laon è anche la chiesa di Saint - Martin, che saluta i pellegrini quando escono da Laon. Questi si addentrano poi nella foresta Vauclair dove c'è un complesso monastico del 1134 dei monaci cistercensi. La cattedrale di Reims, che si incontra lungo la via, risale al 1211, infatti non esisteva ancora al passaggio di Sigerico, c'era però la chiesa paleocristiana e poi romanica, nella quale il vescovo Remy, battezzò il re franco Clodoveo. Una delle tante sculture della cattedrale è quella di un pellegrino con il tipico equipaggiamento. I pellegrini avevano: - una uniforme benedetta e cosegnata alla partenza; - un cappello con il bordo rialzato in avanti e allacciato sotto il mento; - un ampio mantello con cappuccio, la pellegrina; - un nodoso bastone con puntale di ferro, il bordone; - una borsa di pelle gettata sulle spalle, la scarsella. Abbandonare tutto per andare in pellegrinaggio verso luoghi santi come Santiago de Compostela, Roma e Gerusalemme, era un vero e proprio fenomeno sociale; i pellegrinaggi potevano avvenire per varie ragioni: - per redimersi; - per le indulgenze; - per assolvere un voto; - per espiare una pena; - per mestiere infatti il nobile poteva pagare qualcuno perchè facesse il pellegrinaggio al suo posto.
Quando Sigerico passò per le campagne di Reims, oggi famose per la produzione di champagne, c'erano solo foreste. Archittetture gotiche si specchiano nella Marne a Chalons - au - Champagne; il centro è attraversato dalla via romana di Agrippa che andava da Milano a Boulogne (sulla Manica) e consentiva ai mercanti lombardi di acquistare i famosi panni di lana prodotti in città; infatti da "Chalons" deriva il termine italiano " scialle ".
Un importante centro è Bar - sur - Aube ( submansio LXV: bar) dove vi è una cattedrale romanica, la chiese di Saint Pierre, che ha conservato il suo aspetto medievale mantenendo un magnifico e suggestivo porticato in legno, chiamato Halloy, che serviva ai pellegrini come luogo di riposo e di riparo, quando faceva freddo o pioveva, e come tettoia per mercati. Bar - sur - Aube era luogo di incontro tra i mercanti delle fiandre che portavano i lavorati , filati nella zona del nord- Europa, con gli altri mercanti che provenivano anche dall'Italia e portavano le spezie dall'Oriente. I mercanti di Bar - sur - Aube erano talmente ricchi a quel periodo che avevano ottenuto la possibilità di farsi seppellire all'interno della chiesa di Saint - Pierre come i nobili; sulle loro tombe però non abbiamo i loro nomi ma il simbolo del loro lavoro.
Sperduta nelle campagne è Morment dove sopravvive solido, indistruttibile e abbandonato un ammansio templare resto di una commenda che prosperò qui fino al 1314. E' molto suggestiva ma pericolante la sala capitolare romanica del XII secolo. L'ordine dei templari era costituito da monaci soldati che garantivano nel XVI secolo la sicurezza dei pellegrini diretti in terrasanta durante l'epopea delle crociate, essi gestivano in Europoa una catena di fattorie fortificate e ospizi per pellegrini di cui si trovano le tracce in Francia e Italia lungo tutta la via Francigena.
Quando Sigerico passò da Langres per salire in città preferì proseguire fino al vicino villaggio di Humme. A Langres vi è una magnifica cattedrale costruita però dopo il passaggio di Sigerico. Dal XII al XVIII secolo i vescovi di Langres godettero della dignità di pari di Francia.
Lasciata Langres si arriva su un altopiano e si entra in una forra nella quale nasce il fiume la Marne. Uscendo dalla foresta si possono notare le rovine del campanile della chiesa appartenente all'ospedale dei frati dell'ordine di Sant' ntonio, sorto per dare ospitalità ai malati del cosiddetto " Fuoco di Sant'Antonio ", che mieteva, durante il Medioevo in Francia, milioni di persone. Il tempo del pellegrino era scandito dal lento passo dell'uomo o del cavallo e una volta conclusa la tappa mattutina, ci si fermava in un osteria o in un ospizio dove poter pernottare. Gli ospedali medievali non erano luoghi di cura ma punto in cui gli " ostes " (gli ospiti pellegrini) venivano accolti gratuitamente.
Per andare da Langres a Besançon occorevano tre giorni, una buona media era fare venticinque, trenta chilometri dall'alba al tramonto; infatti si viaggiava solo di giorno e nessun viandante si sarebbe fatto sorprendere nella notte. Sigerico camminò per quella che oggi è la " Grande Rue " strada romana principale di Besançon, che attraversava il centro città. Attraversato Besançon ci si inoltrava sulla falde del Jura, monti oltre i quali c'è la Svizzera. All'epoca Sigerico passò per una via che oggi è una superstrada molto trafficata.
Cambiando quindi un po' il percorso si passa dalla valle della Lone, dove un tempo sorgevano due monasteri, abbandonati però tra il X e l'XI secolo; se Sigerico fosse passato per questa zona, avrebbe visto gli edifici in marmo.
Nel cuore del massiccio del Giura il fiume passa spettacolarmente per Mauthier - Haute - Pierre dove c'era uno dei monasteri altomediavali. La Lone sgorga da una caverna che si apre sotto un'impressionante parete carsica, in questo luogo vi erano gorge e mulini attivi dal medioevo fino al secolo scorso.
Dopo vi è "Cluse - et Mijoux", passaggio obbligato per l'attraversamento del Giura. Si giunge in Svizzera passando per le" Gorges de Cavatannes " presso Neuchatel. Attraversate le gole si arriva sulla piana dell'Orde, sulle rive meridionali di Neuchatel, alle porte di Yverdon. Yverdon dovrebbe essere la misteriosa Antofern citata da Sigerico e le sue acque termali erano apprazzate e conosciute già al tempo dei romani.
Yverdon era un castrum fortificato romano e il luogo più importante era la città di Orbe, ( Urbe in epoca romana ) dove si intrecciavano due vie romane: la prima che scendeva dalla Francia per arrivare sino a Losanna e al Gran San Bernardo e scendere in Italia; la seconda che risaliva il lago di Neuchatel per andare in Germania. A Orbe è stata ritrovata una villa romana molto famosa soprattutto per i mosaici che ornavano la pavimentazione; questi mosaici testimoniano con i loro soggetti campestri, geometrici e mitologici, la placida operosità della vita di campagna.
Si arriva poi a Romainmotier, celebre per l'antica abbazia fondata da un romano nel IV secolo, ma decade con la caduta dell'impero romano. La chiesa e il monastero vengono ricostruiti in seguito da San Colombano però vengono a loro volta distrutti dagli Alemanni. Nel XII secolo viene innalzata una splendida chiesa romanica, uno dei monumenti più insigni di tutta la Svizzera, assimilata poi a Cluny.
La via Francigena si affacciava sul lago di Losanna, città famosa per il commercio che aveva preso importanza fin dal VI secolo, divenendo sede vescovile, retta da intraprendenti vescovi, signori feudali con dignità principesca. La cattedrale di Notre - Dame è il più bello e vasto dei monumenti della Svizzera; eretta sulle fondamenta del castrum romano e della basilica carolingia protoromana, che vide anche Sigerico, la sua costruzione iniziò nel 1178 e si terminò nel 1232. Fu solennemente consacrata dal Papa Gregorio X nel 1275; nel 1529 si introdusse la riforma e nel 1536 la maestosa cattedrale divenne protestante. I vescovi di Losanna vivevano nel " Chateau au Saint Maire " del XIV secolo; alla epoca fece scalpore perchè costruito in mattoni, un materiale nuovo per quel tempo. L'interno di questo palazzo conserva un fascino austero che ben rappresenta la dignità ecclesiastica.
La via Francigena costeggiava il lago di Ginevra e passava per Vevey, oggi rinomata stazione climatica; anche Sigerico riposò qui. Persino il castello di Chillon esisteva ai tempi di Sigerico, appartenne ai vescovi di Sion, poi ai Savoia.
Poi la via Francigena cominciava a risalire la valle del Rodano, in gran parte paludosa a quel tempo. Sigerico bussò alle porte dell'abbazia, dove si dice fu martirizzato San Maurizio, presente dal VI secolo. Nei pressi dell'abbazia vi è una catacomba che conserva degli scheletri databili intorno al VI - VII secolo ( stessa età dell'abbazia ). Il tesoro dell'abbazia conserva una delle più importanti collezioni d'arte sacra e di oreficeria medioevale d'Europa ( famosi l'acquasantiera e lo scrigno ).
Là dove il Rodano piega ad angolo retto verso nord, ricevendo le acque dalla Drance, è collocata Martigny, per i romani " Forum claudii vallensium", la stazione commerciale nella quale si fermavano le carovane per l'attraversamento delle " Alpes Paulinae " ( il futuro passo del Gran San Bernardo ).
Bourg - Saint - Pierre era l'ultimo villaggio che i pellegrini incontravano prima di arrivare al Gran San Bernardo. Dopo aver pernottato nell'ospizio, essi potevano affrontare l'ultimo tratto fino al valico; i mercanti dovevano abbandonare i carri e trasferire la merce sul dorso dei muli e neppure i nobili potevano salire a cavallo poichè la salita era molto pericolosa infatti il passo era battuto da predoni saraceni. Per rendere più sicura la strada, intorno alla metà dell'XI secolo Bernardo di Mentone fondò al passo un ospizio; da allora fino agli inizi del XX secolo il servizio era svolto, nei mesi invernali, da monaci o servi che con cani addestrati scendevano ogni mattina sui due versanti del passo con il necessario per il ristoro dei viaggiatori provenienti dalla Svizzera o dall'Italia. Arrivati qui i pellegrini sentivano già il profumo d'Italia infatti, si dirigevano in Val d'Aosta, attraversavano la Pianura Padana e il nord Italia per arrivare sino a Roma, dove è appunto giunto Sigerico.
Riepilogo delle principali tappe da Canterbury al Gran San Bernardo: -Canterbury -Manica -Arras -Laon -Reims -Chalon au Champagne -Bar - sur - Aube -Langres -Losanna -Martigny -Gran San Bernardo
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