LA VIA FRANCIGENA

 

Da: "Bell'Italia", Bruno Mondadori, 1997

 
 
 

La via Francigena è la via che nasce dalla Francia, una delle più importanti direttrici di transito che si afferma nell'epoca carolingia e diventa la più frequentata, tra l'odierna regione francese e Roma, frequentata dai mercanti che trafficavano tra Italia e Francia e dai pellegrini che si recavano a Roma.

Il termine via Francigena compare, per la prima volta, in documenti del IX secolo, da allora indica non solo una unica strada, ma una serie di direttrici che da nord, est ed ovest convergono a sud scavalcando le Alpi per i due valichi più comodi, il Mon Cenisio e il Gran San Bernardo, per poi scendere in Italia; allo stesso modo era la via più facile per gli Italiani che volevano recarsi in Francia, Inghilterra e Germania. La grande abbazia gotica di Canterbury risale all'XI - XII secolo.
 

LA VIA FRANCIGENA IN EUROPA

Per quanto siano scarse le notizie al riguardo, è possibile ritenere che il primo tratto della via Francigena fosse quello che da Tolosa giungeva a Briançon per arrivare in Piemonte, attraverso i valichi del Moncenisio e del Monginevro, proseguendo poi per la Lombardia o la Liguria e quindi per la Toscana, il Lazio e la Puglia.

Successivamente, soprattutto quando ai pellegrini si aggiunsero i crociati, gli itinerari della via Francigena si moltiplicarono. Dalla Francia scendeva una via da Parigi per Nevers, Lione ed il Gran San Bernardo. Una passava dall'Olanda per Colonia, Coblenza, Strasburgo e Basilea. Un'altra da Lubecca collegava Eisenach, Augusta, Innsbruck, il Brennero, Verona, Bologna e Firenze. Un'altra ancora giungeva da Aalborg, al nord della Danimarca, e infine una dalla Scozia e dall'Irlanda si dirigeva verso Londra, Dover, Calais e Parigi: fu quest'ultima ad essere percorsa dal vescovo Sigerico nel 994 durante il viaggio che lo portò a Roma e di cui lasciò memoria in un suggestivo diario.

Le variazioni del '200
 
 
 

 

Veicolo di cultura e di ripresa commerciale

 
 

 

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