S.
Jacopo ebbe un notevole riscontro dovuto anche al fatto che l'arcivescovo
di Santiago di Compostella tale "Diego Gelmirez" diede a Pistoia una preziosa
reliquia del corpo dell'apostolo Giacomo, custodita nella cattedrale della
città. Così nacque un vero e proprio culto jacopeo, su cui
si sono cimentati diversi studiosi per stabilire l'autenticità o
meno della reliquia al centro di una così elevata attenzione.
TRAGITTI DEI PELLEGRINI CHE ARRIVAVANO DAI PASSI ORIENTALI
AQUILEIA
La chiesa principale era la Basilica, in stile romanico bizantino
con pareti interamente coperte di affreschi, ora in gran parte rovinati.
VENEZIA
La Basilica di S. Marco, chiamata Cappella dei Dogi, non era ancora
la chiesa madre della città. Aveva già forme orientaleggianti
di tipo bizantino ma non aveva ancora risentito dell'influsso del gotico
d'oltralpe.
POMPOSA
Antico insediamento abbaziale fondato nel VI secolo, ebbe un periodo
di grande splendore intorno all'anno 1000.
RAVENNA
Fu governata da arcivescovi in un primo momento e poi dall'aristocrazia
locale.
VALLE del CONCA
L'itinerario seguito dai pellegrini risaliva, da Rimini o
Cattolica, la valle del Conca verso Urbino.
TRA RAVENNA E LA VIA EMILIA
Questo triangolo di Romagna costituito dalle città di Ravenna, Forlì e Cesena, presentava la presenza di numerose pievi che erano parrocchiali di campagna collocate quasi sempre presso un piccolo agglomerato di case. Le pievi furono straordinari punti di forza dell'organizzazione ecclesiastica medievale.
LA VALLE del RONCO
Situata fra Ravenna e Mèldola lungo il corso del fiume Bidente,
accoglieva sul queste pievi:
la pieve di S. Apollinare
la pieve di San Lorenzo in Val Rondino
la pieve di S. Pietro in Trento
la pieve di S. Martino in Acquedotto
PER ACQUA E TERRA, DAL FERRARESE A FAENZA
Nei primi secoli dopo il Mille, anche attraverso la Pianura Padana
una parte dei trasporti avveniva sull'acqua; infatti il Po costituiva un'importante
rete di navigazione, grazie anche alla presenza di un ingegnoso sistema
di navigli.
FERRARA
Ferrara si trova lungo il corso del Po e costituiva uno dei più
importanti scali portuali.
Dal punto di vista artistico bisogna menzionare la Cattedrale di
Ferrara, consacrata nel 1135 a San Giorgio .Essa presentava già
all'epoca forme tanto imponenti quanto leggere.
La VALLE del SENIO
Poco a monte di Faenza la vecchia strada che proviene dal fondovalle
del torrente Senio si incrocia con la Via Emilia, originando un importante
punto nodale per i cammini di pellegrinaggio .
La VALLE del LAMONE
E' proprio risalendo questa valle che proseguiva uno degli itinerari
romei più frequentati e meglio documentati delle fonti scritte.
La VALLE del MARZENO
In più punti, lungo la Valle del Lamone si distaccano
strade che raggiungono quella parallela del Marzeno.
DA FORLI' ALL' APPENNINO
Raggiunta la Via Emilia, i pellegrini dovevano poi valicare
gli Appennini al confine con la Toscana, percorrendo le vallate del Lamone
e del Marzeno, oppure lasciando la Via Emilia a Forlì, lungo i fiumi
Montone e Rabbi, o ancora andando da Forlimpopoli lungo la valle del Bidente.
LOCALITA' DI RILIEVO SUL PERCORSO :
CASTROCARO importante fortilizio vicino a Forlì
DOVADOLA cittadina nella quale hanno sede una chiesa cinquecentesca ed un'abbazia cluniacense
ROCCA SAN CASCIANO maggior centro della media ed alta valle, presenta ancora i ruderi della rocca medioevale
PREDAPPIO dove si trova la chiesa madre di San Cassiano Pennino, XI secolo
PREMILCUORE conserva in buone condizioni il proprio nucleo
medievale murato, unitamente ad un castello della famiglia dei Guidi
PER CESENA E LA VALLE DEL SAVIO
Una terza possibile direttrice per valicare la catena appenninica si apriva a partire da Cesena, importante centro sulla Via Emilia.
TAPPE DELL'ITALIA CENTRALE
A seconda della valle romagnola attraversata, i pellegrini si ritrovavano
al di là degli Appennini in punti diversi; da lì poi venivano
percorse vie diverse fino a Roma. Tramite le scarse fonti a nostra disposizione
non è possibile individuare un'unica via per Roma o una via che
i Romei considerassero «principale».
TRACCIATI POSSIBILI :
LA VIA FLAMINIA
Antica via romana costruita per collegare in modo sicuro Roma alla
costa adriatica, non fu mai del tutto abbandonata nemmeno durante l'Alto
Medioevo. Attraversava l'Umbria, giungeva sull'Adriatico a Fano e
proseguiva fino a Rimini.
LA GOLA DEL FURLO
La gola, nella valle del Candigliano nelle Marche, si sviluppa per
un paio di chilometri.
Località di rilievo sul percorso:
GUBBIO . Città esterna al tracciato storico della Flaminia è tuttavia tappa fondamentale. Centro importante nei diversi periodi storici dall'età preromana al Rinascimento.
FOLIGNO. Città che mantiene inalterato l'impianto duecentesco
del nucleo storico, con piazza principale di forma ovale .
SPOLETO. Città che conserva le testimonianze e i resti
dell'antica Spoleto romana .