Il ponte di ferro ferroviario e stradale, “ul punt da féer” nel dialetto locale, unisce la sponda lombarda con quella piemontese del Ticino collegando le località di Sesto Calende in provincia di Varese con Castelletto Ticino in quella di Novara lungo la direttrice del Sempione. Anche
dopo la costruzione della strada napoleonica del Sempione (1805) e fino
alla seconda metà dell'Ottocento, a Sesto Calende si attraversava il
Ticino in barca: nel porto le diligenze venivano caricate su grossi
barconi che toccavano l'altra sponda del fiume a Castelletto Ticino,
località appartenente allo Stato sardo. Anticamente
il fiume veniva guadato laddove la corrente era più debole e rendeva
agevole l'attraversamento per mezzo di barche o chiatte. Con i barconi
si costruivano ponti provvisori che permettessero il passaggio di
eserciti ed il trasporto di materiali.
I porti di Castelletto erano quelli della Briccola posto di
fronte a Sesto e quello di Presualdo o Persualdo, dirimpetto a
Golasecca, entrambi di proprietà dei Visconti che li concedevano in uso
a vari appaltatori. Da qui passò anche Garibaldi nel 1859. La
Briccola anticamente doveva essere un piccolo forte come si può
desumere dai resti di grossi muri e rimase in attività fino al 1882,
quando venne costruito il primo ponte in ferro.
Il
primo ponte di cui si hanno notizie certe fu, nel 1868, quello
ferroviario che permise di far proseguire la ferrovia da Gallarate a
Sesto (iniziata nel 1863) fino ad Arona dove incontrava la linea Arona-
Alessandria-Genova. Il ponte, ubicato vicino all'attuale sede, era
interamente in legno di larice del Tirolo della lunghezza di circa 270
metri. Il livello delle rotaie si trovava a 3,70 m sopra quello della
massima piena del fiume registrata fino ad allora. Il
primo ponte ferroviario in ferro fu inaugurato il 18 novembre 1882. Fu
progettato prevedendo due piani di scorrimento, uno per il passaggio
della linea ferroviaria, l'altro, quello superiore, per la strada del
Sempione.
Il progetto fu dell'ingegnere G.B.Biadego e prevedeva un'opera lunga quasi 300 metri, costituita da una travatura in ferro poggiante su quattro strutture in muratura collocate sette metri a monte rispetto al vecchio passaggio. Il ponte venne costruito nel Napoletano ed assemblato pezzo a pezzo in loco. Esso fu più volte bombardato durante il secondo conflitto mondiale e definitivamente distrutto nel 1944. Per parecchi anni al collegamento provvidero due ponti di barche, uno dei quali si trovava nel luogo dove attracca il traghetto che unisce le due sponde il mercoledì, giorno in cui si tiene a Sesto Calende lo storico mercato. L'attuale ponte cominciò ad essere utilizzato per la ferrovia nel 1951, mentre la sovrastante strada carrozzabile fu ultimata l'anno successivo quando un violento temporale distrusse il già dismesso ponte di barche.
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novembre 2020 - Rosalba Franchi |