Il pendio verso Rovenna ed il lago da Cernobbio
L'itinerario descritto da Rovenna a Laglio
Il Sentee di Sort, Torno e i monti Lariani
Le cave della pietra di Moltrasio
Le fontane di Tonsacco
La chiesa di santa Marta a Carate
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Rovenna
è un piccolo borgo sulla collina a nord di Cernobbio e del lago di
Como. Si passa per Rovenna salendo al monte Bisbino per una stretta
strada a tornanti che sembra costruita solo per permettere
l'urbanizzazione di una località famosa per il clima ed il bel panorama
lacustre. Da qui parte una stradella a mezza costa nota come Sentee di Sort che porta a Casarico e Tosnacco, frazioni di Moltrasio passando per le antiche cave di pietra grigia scura, nota come pietra di Moltrasio, con la quale sono costruiti i muri di sostegno della strada e dei terrazzamenti.
La strada, passando per pittoresche frazioni, scende a livello lago in prossimità del porticciolo di Laglio.
C'è chi ipotizza che possa essere l'antico tracciato
della via Regina nome con il quale da più di mille anni viene
nobilitato il percorso che avrebbe permesso alla regina Teodolinda di
raggiungere il suo castello di Traona in Valtellina.
Una leggenda perché Teodolinda e la sua corte avrebbe
sicuramente trovato molto più comodo risalire il lago in barca
piuttosto che passare giornate a dorso di mulo su e giù per strette
mulattiere.
Comunque l'idea che l'antica Regina potesse passare per
Rovenna renderebbe a questo paese qualche motivo per esistere, lassù
sulla montagna lontano dall'attuale via litoranea ora chiamata "vecchia
via Regina".
In una guida Keller del 1845 "Manuel du voiageur en Suisse", compare
alla fine un itinerario da Chiavenna a Como, sicuramente riportato da
una guida molto più vecchia, in cui da Laglio a Como sono indicate le
seguenti tappe:
Laglio, Carate 15min, Urio 10 min, Moltrasio 20 min, Vergonzano 15 min, Rovenno 15 min, Villa d'Este 5 min, Cernobbio 10 min, Borgo di Vico 35 min, Como 15 min.
Rovenna
è riportata chiaramente anche se potrebbe indicare una località nella
zona a monte di villa d'Este e distante solo cinque minuti da essa
chiamata erroneamente con lo stesso nome.
L'itinerario che segue resta comunque un percorso
storico in quota che conserva caratteristiche interessanti e meritevoli
di essere segnalate.
Lago di Como: da Rovenna a Laglio, Sentee di Sort e Via Verde
L'indicazione è ben visibile alla partenza del sentiero,
a fianco del cimitero di Rovenna. All'inizio il percorso si svolge in
un bosco di castagni e noccioli ma, in breve tempo, prosegue a
mezzacosta tra i vecchi terrazzamenti e muri a secco, regalando
inaspettati scorci paesaggistici sul Lago di Como e le montagne del
Triangolo lariano.
Laddove il sentiero è più esposto, si trova una
corda metallica a cui potersi assicurare. Dopo la risistemazione del
cammino a cura dell’associazione Pro Rovenna e del Cai di Moltrasio, il
“ Sentee di Sort”, così come è denominato, è stato riaperto agli
escursionisti nel 1993. Lungo il percorso, che non presenta particolari
asperità, si incontra un' area attrezzata, in località Niasc, ove ci si
può concedere una sosta per osservare l'ambiente che ci circonda.
Una
serie di saliscendi e scalette permettono di superare la zona dove si
trovavano le vecchie cave. Sopravvivono alcuni manufatti utilizzati dai
cavatori di pietre accanto a muraglioni di sostegno di notevoli
dimensioni. I tagli nella roccia lasciano in evidenza spaccature e
striature giallo-grigiastro della famosa pietra scura di Moltrasio
impiegata in innumerevoli costruzioni della zona. Tra di esse anche il
Duomo di Como. Utilizzate sin dal Medioevo, le cave di pietra ora sono abbandonate mentre una pietra simile si ricava da cave
ancora attive sulla riva opposta del lago.
Lungo il sentiero, aldilà del lago, ben visibile è la
chiesa parrocchiale di Torno che si affaccia sulla piazzetta del porto
e, più oltre, l'elegante costruzione della Pliniana. In poco più di
mezz'ora si raggiunge Casarico , una frazione a monte di Moltrasio. Le
cappelle votive e le stradine in acciottolato portano verso i sentieri
ai Monti o, a valle, in direzione degli antichi mulini. Ai margini di
Tosnacco, una stretta gola attraversata dal torrente Pozzallo, forma
salti d’acqua e cascatelle che un tempo erano la forza motrice dei
mulini. Una breve risalita conduce alle fontane ed all'antico lavatoio
del Proo con le due vasche distinte per la prima lavatura, il
risciacquo e la sorgente continua di acqua.
Superate due fontane, si attraversa la frazione di
Tosnacco sino ad incontrare le indicazioni della “ Via Verde” , la
strada panoramica che conduce a Carate Urio e Laglio. Il sentiero
acciottolato continua a mezza costa, tra lunghi tratti di muretti a
secco che, un tempo, delimitavano terrazzamenti coltivati; oggi
rimangono alcune coltivazioni di ulivi e piccoli orti.
Godendo di ampie
vedute sul lago si giunge ai cimiteri di Urio, Carate ed all’antica
Chiesa di S. Marta, punto di arrivo di una Via Crucis con quattordici
cappelle settecentesche affrescate. La chiesa, originariamente
intitolata ai Santi Nazario e Celso, risale nel suo nucleo più antico,
presumibilmente al XI secolo. Ampliata e ristrutturata nei secoli
successivi, conserva il campanile romanico ed affreschi
quattrocenteschi.
Proseguendo in direzione della frazione di Cavadino si
incrocia la via che sale verso il Santuario della SS. Trinità di
Pobiano. Un' edicola votiva con un affresco della Vergine segnala la
diramazione del sentiero verso la montagna. La Via Verde prosegue a
mezza quota tra la Via Regina nuova e la Via Regina vecchia.
A Cavadino si scopre un abitato antico ben conservato
con le case in pietra e la cappella strette nei caratteristici vicoli.
Rapidamente si scende verso il lungolago di Laglio attraversando il
borgo antico di Soldino. La storica villa Oleandra e la chiesa
parrocchiale dedicata a S.Giorgio rappresentano elementi di curiosità
ed interesse. Il panorama si apre verso Pognana Lario, sulla riva
opposta del lago, e spazia fino alle montagne del Triangolo Lariano tra
cui spicca la cima del San Primo.
Di seguito altri tratti percorribili solo a piedi della via Regina:
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